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Normativa Easa

Il Regolamento UE 2019/947

Dal 31 dicembre 2020 i droni (UAS – Unmanned Aircraft System) sono regolamentati tramite quanto disposto dalla normativa europea EASA (European Aviation Safety Agency), in particolare dai regolamenti 2018/1139, 2019/945, 2019/947 con l’aggiunta per l’Italia del regolamento UAS-IT del gennaio 2021, redatto da ENAC (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile), che integra gli ambiti di competenza nazionale.
Il Regolamento UE 2019/947, che è entrato in vigore il 30 dicembre 2020, si occupa della maggior parte delle tipologie di operazioni e dei relativi livelli di rischio. Definisce tre categorie di operazioni: le categorie Open, Specific e Certified.

Decision 2022/002/R

Con la Decision 2022/002/R del 7 febbraio 2022 l’EASA ha anche approvato l’aggiornamento delle linee guida (GM) e dei metodi accettabili di conformità (AMC) che consentono di comprendere al meglio il regolamento europeo droni. L’obiettivo della presente decisione è mantenere un elevato livello di sicurezza nell’utilizzo sistemi di aeromobili senza pilota (UAS) nelle categorie “aperte” e “specifiche”.
A partire da questa data è stata abolita la distinzione tra chi utilizza il SAPR (Sistema Aeromobile a Pilotaggio Remoto) per la propria attività professionale e chi lo utilizza in modo amatoriale.
La nuova classificazione si baserà sul fattore di rischio e sulla classe del velivolo in base al suo peso.

Categoria Open

La categoria Open dà la possibilità a tutti i piloti dotati di attestato di volare con droni fino a 25 kg in scenari a basso rischio senza particolari autorizzazioni. Impiegando droni dotati di marcatura C0, C1, C2, sarà possibile volare con minori limiti operativi rispetto a quelli già noti del regolamento ENAC. Gli attuali droni non dotati di marcatura potranno volare in Open ma lontano dalle persone in A3.
Gli operatori di droni con un peso inferiore ai 250 g non hanno l’obbligo di registrarsi sul portale D-flight. Nel caso in cui i loro aeromobili siano equipaggiati con telecamera o microfono, la registrazione diventa obbligatoria ed ha un costo di 6 €/Anno. Dopo la registrazione si potrà scaricare il QR code che identifica l’operatore a livello europeo da applicare sul drone.
In tutti gli altri casi, quando quindi il peso del drone supera i 250 g, la registrazione su D-Flight è necessaria ed è, inoltre, obbligatorio ottenere un patentino abilitante per poterlo pilotare. In tutti i casi si dovrà stipulare una adeguata assicurazione.

Normativa EASA: operazioni UAS

Le operazioni UAS nella categoria Open non sono soggette ad autorizzazione preventiva ne’ ad una dichiarazione operativa da parte dell’operatore UAS prima che l’operazione abbia luogo.

La categoria Specific consente di eseguire operazioni a medio rischio a cura di piloti dotati di attestato e nel rispetto di precisi limiti operativi standard oppure con specifica valutazione di rischio.

Nella categoria Certified, il rischio per la sicurezza è così alto che è richiesta la certificazione dell’operatore del drone e dell’aeromobile per garantire la sicurezza, nonché la licenza del pilota o dei piloti remoti.

Normativa EASA: parametri della categoria Open

Secondo il regolamento, per rientrare nella categoria Open, i droni devono rispettare i seguenti parametri:

1. peso del drone fino a 25 Kg MTOM (Maxium Take-off Mass: Massa massima al decollo);
2. solo volo a vista VLOS (Visual Line of Sight);
3. altezza di volo max 120 mt;
4. il Drone deve avere marcatura di classe;
5. il pilota deve avere almeno 16 anni;
6. il volo deve avvenire a distanza dalle persone;
7. è vietato il volo nelle No Fly Zones;
8. l’operatività non implica la richiesta di autorizzazioni;
9. è consentito il volo in FVP (First Person View), con ausilio di un osservatore esterno;
10. è consentito il volo notturno purché il drone sia dotato anteriormente di luce verde lampeggiante.

La marcatura di classe EASA

Attualmente nessun drone in commercio ha ancora la marcatura di classe EASA che ne determina l’impiego nelle Classi Open Category (C1, C2, C3, C4). Gli UAS attuali dovranno rispettare determinate disposizioni in base al loro peso massimo al decollo (MTOM) e potranno continuare a volare con queste regole fino al 1° gennaio 2024. I droni attuali senza nuova marcatura di classe possono avere accesso alle Open Category, grazie alle Limited Open Category.
Conseguentemente, i droni di oggi non devono pesare oltre 500 grammi per potere volare in categoria A1-C1, mentre per volare in A2 non devono superare i 2 chili e devono mantenere almeno 50 metri di distanza dalle persone non coinvolte.
Nella categoria A3 potranno volare i droni che pesano fino a 25 chili, mantenendosi ad almeno 150 metri da zone residenziali, industriali e ricreative, e in assoluta assenza di persone non informate.

Glossario

APR – Aeromobile a pilotaggio remoto

Un APR è un mezzo aereo a pilotaggio remoto senza persone a bordo, ovvero il drone in sé, l’oggetto che vola e che per volare ha bisogno di un comando remoto.

SAPR – Sistema Aeromobile a Pilotaggio Remoto

Sistema, composto da un APR e da una stazione di comando e controllo remota, gestita da un pilota appositamente formato.

UAV – Unmanned aerial vehicle

UAV è l’acronimo inglese, utilizzato nei regolamenti europei e nel Regolamento UAS-IT per identificare un mezzo aereo senza persone a bordo. Corrisponde in sostanza all’italiano APR.

UAS – Unmanned Aircraft System

UAS è l’acronimo inglese, utilizzato nei regolamenti europei e nel Regolamento UAS-IT, corrispondente all’italiano SAPR.

SAIL – Specific Assurance and Integrity Level

Il SAIL, ovvero il livello specifico di garanzia e integrità, indica il livello di rischio delle operazioni, in base al quale vengono richieste specifiche competenze e abilità. Il livello SAIL viene espresso in numeri romani, da I a V.

SORA – Specific Operations Risk Assessment

Metodologia di riferimento per l’elaborazione dell’analisi del rischio, necessaria per dimostrare il livello di sicurezza delle
operazioni con APR e per il rilascio del permesso di volo.

EASA – Agenzia europea per la sicurezza aerea

L’Agenzia europea per la sicurezza aerea, abbreviato in AESA, è l’organo di controllo del settore aeronautico dell’Unione europea.

VLOS – Visual Line of Sight

In italiano: Volo a vista.

L’acronimo VLOS si riferisce ad operazioni con SAPR eseguite mantenendo sempre il contatto visivo diretto tra UAV e pilota remoto, senza l’uso di strumenti (ad eccezione degli occhiali da sole o da vista). In caso di volo a vista il drone non può volare al buio, in condizioni atmosferiche non adatte (ad esempio, in presenza di nebbia), o dietro edifici o altri ostacoli che lo nascondano al controllo dell’operatore.

EVLOS – Extended Visual Line Of Sight

In italiano: Volo a vista in area estesa.

In questo caso l’operazione viene condotta in VLOS, ma per mantenere il drone in vista possono essere applicati metodi o utilizzati strumenti accettati da ENAC. Ad esempio, l’operatore si affida a uno o più osservatori che, via radio, lo assistono nel mantenere le condizioni di sicurezza necessarie.

BVLOS – Beyond Visual Line of Sight

In italiano: Fuori dal campo visivo

L’acronimo riguarda le operazioni condotte a una distanza tale da non consentire al pilota di mantenere il contatto visivo con il drone.

MTOM – Maximum take-off mass

Si tratta della massa massima del drone al decollo, in base alla quale viene stabilita la categoria del drone stesso.rischio, necessaria per dimostrare il livello di sicurezza delle operazioni con APR e per il rilascio del permesso di volo.

ENAC – Ente nazionale per l’aviazione civile

L’ENAC è l’autorità italiana di regolamentazione tecnica, certificazione e vigilanza nel settore dell’aviazione civile sottoposta al controllo del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.